Cabergolina Teva 0,5 mg: Scheda Tecnica del Farmaco

Cabergolina Teva 0,5 mg: Scheda Tecnica del Farmaco

Attualmente studi clinici stanno valutando i benefici ed i rischi di terapie con ormoni della crescita nel lungo termine. In periodi di stress, malattia o infortunio, la dose di steroidi deve essere aumentata. Se il tuo corpo non riesce ad aumentare la dose di steroidi può verificarsi un abbassamento pressorio pericoloso per la sopravvivenza.

6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - [indice]

Gli uomini in età più avanzata devono sottoporsi regolarmente a test per il PSA ogni tre o sei mesi e, successivamente, annualmente se non ci sono evidenze di anomalie alla prostata. La terapia sostitutiva di testosterone può causare l’insorgere di acne, crescita del seno (ginecomastia), diminuzione del colesterolo HDL e un aumento della concentrazione dei globuli rossi. Per donne in gravidanza può essere più indicato l’uso di BROMOCTIPTINA rispetto al CABERGOLINA in quanto il primo è ritenuto sicuro in gravidanza. Dieci giorni dopo la soministrazione, il 18% ed il 72% della dose viene rinvenuto rispettivamente nell’urina e nelle feci. Dopo somministrazione orale la cabergolina viene assorbita rapidamente dal tratto gastrointestinale, infatti il picco di concentrazione plasmatica si raggiunge entro 0,5 – 4 ore dalla somministrazione.

Interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

  • Si consiglia di valutare una riduzione della dose o l’interruzione della terapia (vedere paragrafo 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari).
  • Per il trattamento dei sintomi, potrebbe essere utile l'uso di antagonisti dopaminergici.
  • Nei pazienti affetti da grave insufficienza epatica (Child-Pugh Classe C) che hanno assunto una singola dose da 1 mg è stato osservato un aumento dell'AUC rispetto a volontari sani e a quelli con forme più lievi di insufficienza epatica.
  • La terapia sostitutiva dovrebbe essere avviata solo dopo che i pazienti sono stati sottoposti ad analisi per valutare l’eventuale mancanza di steroidi.
  • Negli studi clinici È stato permesso l’uso concomitante di agonisti antiparkinsoniani non dopaminergici (ad es. selegilina, amantadina, biperiden, triesifenidil) nei pazienti trattati con cabergolina.

Non sono disponibili informazioni relative a disturbi perinatali o sullo sviluppo a lungo termine di bambini esposti a cabergolina intrauterina. Sulla base della letteratura pubblicata di recente, è stata riportata una prevalenza di malformazioni congenite gravi nella popolazione generale pari al 6,9% o superiore. Non è possibile determinare in maniera accurata se vi è un rischio aumentato dato che non è stato incluso alcun gruppo di controllo. Le malformazioni muscoloscheletriche costituivano la anomalie neonatali più diffuse (10), seguite da anomalie cardio-polmonari (5).

Le anomalie neonatali più comunemente riscontrate sono state le malformazioni di tipo muscoloscheletrico (10), seguite da anomalie di tipo cardiopolmonare (5). Non sono disponibili informazioni su patologie perinatali o sullo sviluppo nel lungo termine di bambini esposti alla cabergolina durante la vita intrauterina. I pazienti devono essere regolarmente monitorati per lo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi. Una riduzione della dose/ sospensione graduale fino ad interruzione dovrebbero essere considerati se tali sintomi si sviluppano. Se viene diagnosticata una fibrosi valvolare, il paziente non deve essere trattato con cabergolina (vedere paragrafo 4.3 - Controindicazioni). Se viene diagnosticata una fibrosi valvolare, la paziente non deve essere trattata con cabergolina (vedere paragrafo 4.3 - Controindicazioni).

I pazienti che hanno manifestato sonnolenza e/o un episodio di sonno improvviso devono astenersi dal guidare veicoli o usare macchinari. Può essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio o l’interruzione della terapia (vedere paragrafo 4.7). La https://senokot.ca/i-migliori-3-negozi-di-steroidi-in-italia-la/ è stata associata a sonnolenza ed episodi di sonno con insorgenza improvvisa nei pazienti con morbo di Parkinson. E’ stata riportata l’insorgenza improvvisa di sonno durante le attività diurne, in alcuni casi senza consapevolezza o segni premonitori. I pazienti devono essere informati di questa possibilità e avvertiti di usare cautela durante la guida di veicoli o l’uso di macchinari nel corso del trattamento con cabergolina. Tutti i pazienti devono essere sottoposti a valutazione cardiovascolare, compreso ecocardiogramma, per valutare la presenza potenziale di malattia valvolare asintomatica.

La soppressione della secrezione di latte e il miglioramento dei sintomi legati alla congestione del seno e al dolore che seguono la montata lattea si raggiungono in circa l'85% delle donne che ricevono complessivamente 1 mg di cabergolina, somministrata in quattro dosi divise nell'arco di due giorni. Tutte le pazienti devono effettuare una valutazione cardiovascolare, comprendente un ecocardiogramma, per stabilire la potenziale presenza di una patologia valvolare asintomatica. Prima di iniziare la terapia è anche utile effettuare un'analisi della velocità di eritrosedimentazione (VES) o di altri marker infiammatori, un test della funzionalità polmonare/esame radiografico del torace e test della funzionalità renale.

La cabergolina è stata associata a sonnolenza e ad episodi di attacchi di sonno improvvisi nei pazienti affetti da morbo di Parkinson. Sono stati riscontrati improvvisi attacchi di sonno in momenti di attività, in alcuni casi senza segni di consapevolezza o preavviso. Si consiglia di valutare una riduzione della dose o l’interruzione della terapia (vedere paragrafo 4.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari). La valvulopatia è stata associata a dosi cumulative, pertanto i pazienti devono essere trattati con la dose minima efficace. Ad ogni controllo si deve riesaminare per ogni paziente il rapporto rischio/beneficio del trattamento con cabergolina, per valutare la necessità di proseguire la terapia.